Come sono belli questi petali di rose sulla neve, sembrano quasi macchie di sangue sulla tovaglia. Ma non bisogna cercare simboli dappertutto, la vita diventerebbe impossibile. Forse è meglio dire che queste macchie di sangue sono belle come petali di rose.

Carmelo Bene, Salomè, 1972.

Alessandro Di Massimo vive e lavora a Teramo. Il suo lavoro si sviluppa in diverse forme come installazione, disegno, pittura murale, scultura e video, focalizzandosi su tematiche come la vita quotidiana, conflitti politici, comportamenti e relazioni personali. Per affrontare queste tematiche Alessandro si concentra sulla decostruzione dell’iconografia e dell’immaginario collettivo, utilizzandola come una forma di critica e di analisi.

Di Massimo utilizza canzoni, film, bandiere, mappe, storia dell’arte e archivi storici come materiali di base per il suo lavoro, con l’intento di esporre i difetti dei costrutti sociali e di innescare una riflessione sull’influenza che le immagini comuni, i simboli e l’iconografia hanno sul contemporaneo.

Le immagini giocano un ruolo cruciale nella società odierna, nonostante questo la maggioranza delle narrazioni che esse contengono rimane inosservata. Di Massimo utilizza il suo lavoro per intromettersi nel processo comunicativo ed utilizzarne le potenzialità inespresse. L’immagine, ormai divenuta un simulacro di se stessa, può ancora dirci qualcosa? C’è ancora qualcosa che possiamo dire a proposito dell’immagine?

Alessandro Di Massimo studia presso il dipartimento di Scenografia dell’Accademia Di Belle Arti di Roma e muove i primi passi nella scena underground della capitale. Street art, fanzines e inquietudine politica hanno avuto una grande influenza sulla sua formazione. Finiti gli studi trascorre dei periodi di lavoro in diverse città europee per poi stabilirsi ad Edimburgo, fino al 2020. Attualmente vive e lavora a Teramo. I suoi lavori sono stati esposti in Italia, Regno Unito, Polonia, Spagna e in altri paesi europei. Mostre recenti includono: Premio Cramum presso Villa Bagatti Valsedo, Varedo; The Rise and Fall of Your Chosen Empire presso Ltd Ink Corporation, Edimburgo (personale), Acies presso The Number Shop, Edimburgo (personale), Refraction presso 24hourswindow parte di Glasgow International, Whole World Working (W.W.W.) presso Collective Gallery, Edimburgo. Dal 2021 gestisce il progetto curatoriale Celeste insieme a Claudia Petraroli.