Come sono belli questi petali di rose sulla neve, sembrano quasi macchie di sangue sulla tovaglia. Ma non bisogna cercare simboli dappertutto, la vita diventerebbe impossibile. Forse è meglio dire che queste macchie di sangue sono belle come petali di rose.
Carmelo Bene, Salomè, 1972.
Alessandro si laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma e per diversi anni alterna periodi di lavoro tra Roma e altre città europee. Nel 2013 si stabilisce a Edimburgo e vi rimane fino al 2020, anno in cui si trasferisce a Teramo, dove lavora come insegnante. Nel 2020 fonda il progetto curatoriale Celeste, avviando il programma espositivo LAVAPIU, una serie di mostre di arte contemporanea ospitata in una lavanderia a gettoni.
La sua ricerca si concentra sulla decostruzione dell’iconografia e dell’immaginario collettivo, utilizzandoli come forma di critica e analisi. Strutturando il suo lavoro su elementi familiari come canzoni popolari, bandiere, mappe e materiale storico, Alessandro mira a mettere in discussione l’architettura dei costrutti sociali, il simbolismo e l’iconografia, riconfigurandoli in strumenti per interpretare la società contemporanea.
Attualmente dirige il progetto curatoriale Celeste, dove ha curato diverse mostre. Il suo lavoro è stato esposto in Italia, Regno Unito, Polonia, Spagna e in altri paesi europei. Tra le mostre recenti si annoverano: Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Premio Cramum, Villa Bagatti Valsecchi, Milano; The Rise and Fall of Your Chosen Empire, Ltd Ink Corporation, Edimburgo (personale); Acies presso The Number Shop, Edimburgo (personale); Refraction presso 24hourswindow, Glasgow International; Whole World Working (W.W.W.) presso Collective Gallery, Edimburgo.